L'impermeabilità degli orologi è spesso argomento di discussione con i nostri clienti, i quali si fidano ciecamente di ciò che è stampigliato sul quadrante o inciso sul fondello.
Ciò che non viene considerato è che l'impermeabilità è massima quando l'orologio è nuovo e inevitabilmente cala con il passare del tempo.
Svariati fattori possono accelerare questo processo di "deimpermeabilizzazione", ma qui ve ne citerò solo alcuni, secondo me i più importanti:
- la doccia: acqua calda, sapone e prodotti per la cura del corpo fanno seccare e cedere più velocemente le guarnizioni di gomma.
- l'acqua di mare: il sale in essa contenuto fa seccare e cedere più velocemente le guarnizioni in gomma.
- colpi sulla corona di messa all'ora o sui pulsanti: un colpo ben assestato alla corona, specie se a pressione, può piegare l'albero non permettendo una corretta chiusura ermetica cassa-guarnizione-corona.
- cambio pila: ogni intervento che richieda l'apertura dell'orologio è uno stress per l'orologio e può determinare la non perfetta chiusura ermetica dell'insieme cassa-guarnizione-fondo.
Il nostro consiglio, per chi fa un uso assiduo dell'orologio in acqua, è sempre quello di fare un controllo delle guarnizioni e una prova impermeabilità ad ogni cambio pila o ogni due-tre anni per i modelli Eco-Drive.
Per chi invece fa un uso meno "avventuroso" dell'orologio, quindi con minima esposizione all'acqua (lavarsi le mani, schizzi e sudorazione), il semplice buon senso sarà sufficiente per far durare per molti anni il vostro segnatempo!
Spesso ci viene chiesto quale sia il modo più corretto per la cura e la pulizia dei propri gioielli in oro o argento.
Per quest'ultimo all'interno del nostro punto vendita sono presenti dei prodotti specifici per la pulizia e la disossidazione dei gioielli, evitando sempre i gioielli con pietre incollate.
Per quanto riguarda i gioielli in oro la prima cosa da valutare è la presenza di smalti, pietre dure, smeraldi, opali, coralli e perle.
In questi casi la cosa più prudente è portarli presso il nostro punto vendita, per una pulizia delicata e professionale.
Per una pulizia casalinga degli altri gioielli, purché privi di queste delicate gemme,vi basterà uno spazzolino da denti, acqua tiepida,una goccia di detersivo per piatti e spazzolare delicatamente.
Questo detersivi infatti vanno a sgrassare il gioiello,essendo buona parte della sporcizia che vi si annida composta da pelle morta, polvere e grasso della pelle.
Evitate altri metodi "casalinghi" consigliati da qualcuno: bicarbonato, prodotti organici vari e soprattutto il dentifricio, che andrà a cementarsi sotto le pietre e in tutte le fessure!
Per una pulizia più profonda è sempre consigliato recarvi presso il nostro punto vendita, per un rapido passaggio in vasca ad ultrasuoni.
Un discorso a parte va fatto per i fili di perle, che si possono lavare delicatamente e rapidamente con acqua tiepida e sapone neutro, ma che ogni 12-18 mesi noi consigliamo di
rifilare, per evitare la corrosione interna della perla dovuta a un filo non più pulito e per compensare l'inevitabile allentamento dello stesso.
Un altro tema molto dibattuto con i nostri clienti è l'oro bianco.
Qualche nozione per iniziare:
Lega d'oro 24 carati = 999.99/1000 = 99.999% di oro puro nella lega
Lega d'oro 18 carati = 750/1000 = 75% di oro puro nella lega (la più usata in Italia e da noi preferita per i motivi spiegati in seguito)
Lega d'oro 14 carati = 585/1000 = 58.5% di oro puro nella lega
Lega d'oro 9 carati = 375/1000 = 37.5% di oro puro nella lega
La parola carato non va confusa con l'altro carato, usato per indicare il peso delle pietre preziose e corrispondente a 0.2 grammi (so che può creare confusione l'uso della stessa parola per due argomenti che riguardano la gioielleria ma purtroppo non ci possiamo far niente!).
L'oro puro, cioè a 999,99/1000, è poco resistente alle sollecitazioni meccaniche e quindi viene legato ad altri metalli come rame e argento in diverse combinazioni, anche per modificarne il colore creando così leghe di oro giallo, rosso e appunto il bianco.
L'oro 750/1000 (18 carati) è la lega più utilizzata in Italia perché è sicuramente il miglior compromesso tra resistenza, colore e preziosità del prodotto (un oggetto realizzato in lega 375/1000 fatichiamo a definirlo in oro).
L'oro bianco (come anche l'oro giallo e l'oro rosso) è una lega di oro puro e altri metalli, con le percentuali che ho descritto sopra.
L'oro puro ovviamente è di colore giallo intenso e per "sbiancarlo" viene mescolato con vari metalli bianchi ma l'effetto finale è quasi sempre bianco-giallognolo.
Per ovviare a questo "inconveniente", come ultima fase della finitura, viene eseguita la rodiatura, un processo galvanico che depone sulla superficie del gioiello uno strato di qualche millesimo di millimetro di Rodio, un metallo nobile di colore bianco brillante.
Inutile dire che questo strato con l'uso viene eroso, lasciando affiorare il colore dell'oro bianco sottostante, ma con una minima spesa mediamente di € 16,00 a seconda del gioiello e un paio di giorni di pazienza si può rodiare nuovamente dopo un'accurata lucidatura.
Questo argomento è più ricorrente di quanto si possa pensare e viene affrontato quasi quotidianamente coi nostri clienti.
Premetto subito che la durata media di una pila per orologio è di un anno-un anno e mezzo.
Ogni tanto qualche cliente mi chiede di montare una pila come "l'originale" visto che la prima pila è durata cinque o sei anni.
Il problema in realtà è l'orologio che utilizza più energia per poter funzionare, a causa dell'usura delle parti meccaniche, dell'umidità e di una lubrificazione non più ottimale.
Inutile dire che la qualità e la freschezza della pila è fondamentale per un corretto funzionamento, soprattutto quando questa si esaurisce, perché è proprio il momento in cui può far fuoriuscire l'acido in essa contenuto rovinando il movimento.
Se un anno e mezzo di durata vi sembra ancora poco, vorrei chiudere questo capitolo con alcuni dati significativi :
- gli orologi funzionano 24 ore al giorno 365 giorni l'anno e possono essere utilizzati per 15-20 anni, a volte anche di più.
- la pila di un orologio ha in media un diametro di 6-7 mm e un'altezza di 2.
- il cambio pila compreso di montaggio ha un costo di € 5,00.
L'oggettistica per la casa in argento ha bisogno di particolari accorgimenti per rimanere a lungo lucida e splendente come quando è stata acquistata.
L'argento è un metallo che tende a legarsi con l'ossigeno presente nell'aria, formando un ossido superficiale di colore scuro.
La prima distinzione che va fatta è tra argenteria massiccia (vassoi, vasi, zuccheriere, formaggere, candelabri, e oggetti in genere realizzati con lastre abbastanza spesse da poter essere pulite e sfregate) e argenteria stampata leggera (cornici portafoto, oggettistica con anima in resina e foglia d'argento, oggettistica in vari materiali con inserti in argento).
L'argenteria massiccia viene solitamente realizzata in argento 800/1000 e non presenta particolari trattamenti superficiali quindi va pulita con prodotti specifici per la cura dell'argento (alcuni più validi degli altri), una spugnetta morbida e successivamente sciacquata accuratamente.
L'argenteria stampata invece viene trattata superficialmente con una speciale vernice trasparente che la preserva dall'ossidazione, ma che se esposta a prodotti chimici aggressivi (alcool, trielina, prodotti vari per la pulizia di vetri o simili) o ad uno sfregamento troppo energico perde la sua funzione.
Infatti quando viene danneggiata questa protezione, l'argento entra in contatto diretto con l'ossigeno dell'aria, acquistando un colore dapprima giallognolo e successivamente tendente al nero.
Per questo tipo di argenteria è sufficiente, e consigliato, spolverarla delicatamente con un panno morbido e asciutto.
Per poter pulire al meglio i vetri delle cornici portafoto è quindi consigliabile estrarre il vetro dalla cornice e pulirlo a parte con i prodotti specifici, spolverare la cornice con un panno morbido e asciutto, quindi rimontali insieme.
Gli orologi Citizen Eco-drive Radiocontrollati sono dei prodotti eccezionali e completamente "autosufficienti" infatti:
- la tecnologia Eco-drive permette loro di autoricaricarsi grazie a una piccola cella fotovoltaica posta sotto il quadrante che a sua volta carica un accumulatore (pila ricaricabile);
- la tecnologia del radiocontrollo permette loro di aggiornare l'ora (ogni giorno in modo automatico o al bisogno anche manualmente), sincronizzandola con un segnale radio trasmesso dall'orologio atomico di Francoforte (per quanto riguarda l' Europa).
Una comodità che va a braccetto con un uso corretto dell'orologio e con le condizioni ambientali.
Per una corretta ricezione del segnale radio consigliamo quindi di:
-assicurarsi che l'accumulatore abbia energia sufficiente per eseguire la ricezione.
Ad esempio in inverno le maniche degli abiti coprono l'orologio non permettendo una corretta illuminazione del quadrante, limitandone quindi la capacità di ricaricarsi.
Una giornata sotto una lampada solitamente permette di ricaricare buona parte dell'autonomia dell'accumulatore (una giornata di sole sarebbe l'ideale).
- appoggiare l'orologio su una superficie piana durante la notte per captare meglio il segnale radio (l'ideale con l'antenna rivolta verso nord, l'antenna è posta solitamente a ore 9 per i solo tempo e a ore 6 per i crono).
Inutile dire che se abitate in una zona particolarmente remota dove è difficoltoso prendere perfino il segnale della televisione, sarà altrettanto difficoltoso ricevere il segnale orario, che ricordiamo viene trasmesso da Francoforte!
Questo argomento, molto importante quando si tratta di gioielleria, va trattato con particolare attenzione.
Prima cosa da specificare è che i gioielli con diamanti vanno acquistati SOLO DOVE AVETE PIENA FIDUCIA DI CHI VE LI VENDE!
Infatti mentre per l'oro, a parte clamorosi casi di truffa, fanno fede i timbri,(750 racchiuso in un rombo, che chiunque può acquistare in qualsiasi magazzino specializzato, e SOPRATTUTTO IL MARCHIO DI FABBRICA con provincia e numero del produttore rilasciato dalla camera di commercio) per i diamanti fa fede una garanzia rilasciata dal negoziante.
La valutazione di un diamante non è sicuramente facile, tanto che un occhio profano non distinguerebbe un colore G da un H, o una purezza VS da un IF; molto spesso non distinguerebbe un diamante da uno zircone (zirconia cubica sintetica, prodotto appunto sintetico il cui prezzo e durezza sono irrisori a confronto con un diamante).
Ricordando quindi che la carta si lascia scrivere da chiunque, andiamo ora ad elencare le 4 caratteristiche che definiscono la qualità e quindi il prezzo di un diamante:
1- PESO : definisce il peso, e di conseguenza le dimensioni, della pietra espresso in carati (0.2 g).
I centesimi di carato vengono comunemente chiamati "punti".
2- COLORE : definisce il grado di "bianco" della pietra. Ovviamente più "bianca" è la pietra più alto sarà il suo prezzo.
Il colore viene definito da una lettera e va da D (massimo del bianco) a Z.
Di norma una pietra si definisce "bianca" dal colore H a D.
3- PUREZZA : definisce la quantità, la grandezza, il colore e il posizionamento delle inclusioni naturali contenute nella pietra. Ovviamente più "pulita" è la pietra e più alto sarà il suo prezzo.
La purezza viene definita con delle sigle e va da IF (puro alla lente a 10 ingrandimenti), VVS, VS, SI, fino ad arrivare a P (inclusioni visibili a occhio nudo).
Una purezza "media" viene considerata VS (Very Small inclusion), cioè inclusioni difficilmente visibili alla lente a 10 ingrandimenti,
Negli ultimi anni viene montata spessissimo la purezza SI che permette di ridurre notevolmente il prezzo.
4- TAGLIO : definisce la qualità del taglio e della finitura delle faccette della pietra, ed è l'unica caratteristica che viene lasciata alla mano dell'uomo.
Il taglio è importantissimo per la buona riflessione della luce, (in un taglio ideale tutta la luce che entra dalla parte superiore della pietra deve venire riflessa verso l'alto ) perché una pietra con caratteristiche naturali ottime ma con un taglio mal eseguito, NON BRILLA!
Il taglio del diamante più comunemente eseguito è il taglio brillante rotondo, comunemente detto taglio brillante (in gioielleria il diamante viene impropriamente chiamato "brillante" ma il nome corretto è "diamante naturale taglio brillante rotondo").
Certificati eseguiti da importanti enti, quali IGI eGIA, solitamente vengono rilasciati su pietre da ct 0.3 e superiori a causa del loro costo.
Per pietre più piccole solitamente il semplice certificato di garanzia rilasciato dal rivenditore è più che sufficiente, ricordando sempre la regola di acquistarli SOLO DOVE AVETE PIENA FIDUCIA DI CHI VE LI VENDE!
La nostra esperienza e i nostri fornitori selezionatissimi sono garanzia di serietà e di trasparenza, per avere sempre la certezza della qualità del prodotto che acquistate!
Chiudo questo capitolo ricordando che la durezza del diamante è 10 sulla scala di Mohs (il massimo), ma questo non significa che i diamanti non si rompano, ma bensì che non sono scalfibili da nessun altro materiale.
Un grosso urto su una superficie molto dura può inevitabilmente scheggiarlo o spezzarlo in maniera irreversibile.
La domanda è lecita e la risposta è molto semplice: purtroppo NO.
I motivi sono molteplici ma ve ne citerò solo due, i più importanti:
1- I saldi vengono fatti su molti articoli prevalentemente nel settore abbigliamento e il motivo per cui erano nati era svuotare i magazzini dai prodotti stagionali (infatti venivano chiamati saldi di fine stagione).
I gioielli e gli orologi ovviamente non risentono di questa “stagionalità”, fatta eccezione per alcuni rari articoli.
2- Il nostro settore (considerando sempre chi fa questo mestiere con serietà e professionalità) non gode della marginalità riservata ai settori che applicano i saldi, quindi sarebbe impossibile praticare sconti da “saldo”.
Facile quindi capire che i saldi nel nostro settore denotano qualche anomalia durante il resto dell'anno (se qualcuno vende gioielli e orologi a prezzo gonfiato durante il periodo “non in saldo” vi fa capire la poca serietà e la scarsa affidabilità).
Per capire quanto questi “saldi” siano assolutamente fuori luogo nel nostro settore, vi invito a farvi pesare un gioiello in oro a titolo 750/1000 a caso di quelli in saldo (solitamente i saldi nelle “gioiellerie” vengono fatti dai soliti noti), dividere il prezzo per il peso e il gioco è fatto: scoperto il trucco!
Noterete inoltre come gli sconti maggiori verranno praticati su prodotti “unbranded” o a marchio di proprietà dove non vi è imposizione di prezzo al pubblico da parte del produttore, mentre gli sconti su orologi o gioielli di marchi molto conosciuti saranno notevolmente più bassi (i prezzi al pubblico di questi ultimi sono imposti, quindi con ricarico imposto)!
Un discorso a parte va fatto per le promozioni o per i fine serie per i quali vengono praticati degli sconti particolari, per spingere un prodotto o per eliminare i pezzi rimanenti di un marchio.